RARA INTERVISTA DI EVA LE GALLIENNE DEL 1977 AL DICK CAVETT SHOW
L’arte della Duse, la sua naturalezza, la magia della sua recitazione che non era più recitazione ma un mezzo per raggiungere la mistica del teatro, illuminò e incantò a livello mondiale il suo pubblico, fatto di gente comune ma anche dei più grandi artisti dell’epoca che accorrevano ad applaudirla.
La voce, come, del resto, tutto in lei, era naturale. Non si trattava di una pseudo-naturalezza acquisita nelle scuole di recitazione ma di una profonda naturalezza che derivava da un’acuta consapevolezza della natura stessa e dalla completa comunione con il ritmo della natura. La Duse aveva finalmente trovato il suo sé universale. Aveva trovato molte delle risposte che andava cercando.
Nei gesti degli esseri umani c’è sempre un’armonia, anche quando non sono consapevoli di essere osservati. Anzi, soprattutto quando non sanno di essere osservati. La difficoltà sta proprio nel mantenere questa naturale armonia quando si è consci di essere al centro dell’altrui attenzione. In quel momento si smette di essere e si inizia a recitare. Eleonora Duse quando stava sul palco sembrava dimenticare completamente di essere osservata e questo era forse uno dei segreti del suo essere naturale. In realtà, questa naturalezza era il risultato di una tecnica altissima e affinata da anni e anni di mestiere e scaturiva dall’esperienza e dall’estenuante e duro lavoro dei primi anni.
La Duse fece del suo corpo uno strumento capace di rispondere automaticamente a ogni lieve mutamento di pensieri e sentimenti. Tutti i suoi movimenti, i suoi gesti, appartenevano strettamente agli stati d’animo e alle emozioni del personaggio che stava interpretando. (da “Eleonora Duse, Recitazione, Arte e Illuminazione“)
In questa intervista del 1977 ne parla Eva Le Gallienne, la grande attrice americana che aveva circa vent’anni quando decise di seguire la Duse, ormai agli ultimi anni della sua vita, per assorbire da lei tutto quel che poteva. La seguì fino alla fine e anni dopo scrisse un libro meraviglioso: “The Mystic in the Theatre, Eleonora Duse”.
Nell’intervista, Le Gallienne sottolinea e mette in evidenza le differenze con l’altra grande attrice di quel periodo: Sarah Bernhardt.