«Infelice è dir poco, mia cara. Bianca si incapricciò di Balduccio Baldi, un giovane bellissimo ma infido e traditore. Apparteneva ad una famiglia di nobili decaduti. Insomma, non aveva più un soldo e Bianca gli piaceva moltissimo, così come gli piacevano le ricchezze di suo padre. Balduccio ce la mise tutta per conquistarla e Bianca si innamorò perdutamente di lui. Credo anche lui l’amasse, in un certo senso, ma la sua natura depravata ebbe la meglio sull’amore. La devozione di Bianca, che dovette lottare contro i suoi genitori per sposarlo, poco dopo iniziò ad annoiarlo e, segretamente, come spesso accade, iniziò ad avere tresche e rapporti con altre donne anche se a lei mostrò sempre la stessa cura e passione. Bianca, accecata dal suo amore per il marito, non riusciva a vedere i segnali di pericolo che arrivavano da tutte le parti.»
Un senso di nausea prese Leni alla bocca dello stomaco. Lo spirito di Bianca, sempre vicino a lei, stava risvegliando il suo dolore. Il pensiero di Charlie tornava lentamente a tormentarla. Cercò di scuotersi per scrollarselo di dosso.
«Tutto bene, mia cara? La vedo un po’ strana.»
La signora Corsetti interruppe il suo racconto.
«Tutto bene, grazie, vada pure avanti» rispose Leni, come se fosse stata colta in fallo.
«Sento un certo movimento intorno a lei. Se preferisce mi interrompo. Come le ho detto prima, non è positivo rievocare la storia di Bianca Altovini» insistette la signora Corsetti.
«Spero stia scherzando, le ho già detto che io non credo a queste superstizioni. Mi interessa la storia però, vada avanti.»
Leni fece uno sforzo notevole per riprendersi.
Casanova era vicino a lei, molto preoccupato perché sapeva che la presenza di Bianca emanava un’energia bassa e negativa e il fatto che stesse così morbosamente vicino a Leni non gli piaceva affatto.
«Bianca, allontanati da lei.»
Lo spirito della fanciulla sembrava non sentire. Iniziò a intonare una melodia. Stava vicino a Leni e la osservava con aria compassionevole. Le accarezzò i capelli e la cinse nel suo impalpabile abbraccio.
Leni sentì un brivido scorrerle lungo la schiena. Era tutto così strano. Non capiva il motivo. Cercava di riprendere il controllo su se stessa e di allontanare quella brutta sensazione di malessere, anche fisico, che la stava prendendo.
«Balduccio, tra le altre, aveva anche una tresca con la dama di compagnia di Bianca, una donna spregevole e invidiosa che le mostrava, al contrario, grande amicizia, simpatia e falso senso di protezione. Si chiamava Elvira ed era diventata la sua migliore amica. Ogni volta che si doveva, per così dire, incontrare con Balduccio, Elvira somministrava alla sua padrona un sonnifero e poi ne prendeva il posto nel letto nunziale.»
«Che essere spregevole!» scappò detto a Leni. «Mi scusi, continui.»
«Spregevole è dir poco. Una sera, Bianca stava aspettando insieme alla dama di compagnia che Balduccio tornasse a casa dopo un viaggio che l’aveva tenuto lontano per molti mesi. Il padre di Bianca, dopo le nozze, ne aveva infatti fatto il suo più stretto collaboratore e, ad ogni viaggio d’affari che faceva, se lo portava dietro. Entrambe erano ansiose di rivederlo. Elvira decise che sarebbe stata la prima ad accoglierlo e somministrò a Bianca il sonnifero, sciolto in una coppa di vino durante la cena. Bianca, che non amava il vino, per non far dispiacere a Elvira che le proponeva di brindare per l’imminente ritorno del marito, ne bevve solo un po’ e poi, senza farsi vedere, versò il resto nella salsiera del sugo dell’arrosto. Il sonnifero era molto forte perché Elvira non voleva correre nessun rischio, quindi, anche se Bianca ne aveva bevuto pochissimo, questo fece effetto lo stesso e la fanciulla cadde addormentata sul divano del suo saloncino, attiguo alla camera da letto.
Quando Balduccio arrivò, trovò Elvira che lo aspettava. Cenarono insieme, risero, brindarono al suo ritorno e poi andarono a letto, sicuri che per diverse ore nessuno li avrebbe disturbati. Nel bel mezzo del loro convegno amoroso però, caddero profondamente addormentati. Già, perché mangiarono quel delizioso arrosto condito con la salsa nella quale Bianca aveva versato tutto il vino con il sonnifero.
Quando Bianca si svegliò si ritrovò sul divano. Tutto era immerso nel silenzio. Andò in camera da letto, sicura di trovarci Balduccio che l’aspettava.»
«Oddio…» sussurrò Leni, completamente assorbita dalla storia.
Copyright © 2016 Lisa Carboni
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